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L’Esposizione Universale di Parigi del 1900

L’Esposizione Universale di Parigi del 1900 superò la quota di 50 milioni di visitatori (solo quella di Osaka del 1970 fece altrettanto), e questo successo fu solo in parte motivato dall’interesse per il progresso industriale o per gli intrecci economici. Fu questo evento, che verrà ricordato per lo sfarzo di luci elettriche, che farà meritare a Parigi il titolo di Ville Lumière. Qui fece la sua comparsa la forma di intrattenimento contemporaneo per eccellenza, il cinema, i cui primi prodotti vennero presentati al pubblico proprio in tale occasione. Questa gigantesca massa di persone potè inoltre per la prima volta spostarsi velocemente attraverso la capitale francese utilizzando la nuova metropolitana, che tagliava la città da Est ad Ovest, dalla porta di Vicenne a quella di Maillot; le stazioni, ancora oggi celeberrime, furono decorate da Hector Guimard, e restano tra i momumenti più conosciuti dell’Art Nouveau.
Il Grand Palais di Parigi è ritenuto un capolavoro dell’Art Nouveau. E’ stato costruito su progetto degli architetti Deglane e Louvet come padiglione per l’Esposizione universale del 1900 di Parigi. E' situato vicino agli Champs Elysées, è caratterizzato da un’immensa struttura in ferro e vetro, con facciate in marmo a cavallo tra stile neoclassico e Art Nouveau.
L'Art Nouveau in Francia, a Parigi, ha inizio 1900: è caratterizzata da una particolare cura nella decorazione floreale di qualsiasi opera cittadina; tipiche sono le facciate di palazzi con disegnati fiori, le ringhiere piegate a realizzare rami di pianta, i lampioni in forme organiche da cui sbocciano orchidee. Il maggior interprete dell'Art Nouveau  in Francia è Hector Guimard (1867 - 1942), mentre a Vienna dilagano le opere di Otto Wagner e del suo stretto collaboratore Joseph Olbrich. 
Il termine Nouveau è una parola estratta dal nome di un negozio parigino “L’Art Nouveau Bing”, gestito da un certo Samuel Bing, nel quale venivano esposte tutte le novità relative ai design di oggetti appartenenti al mondo dell’arte, compresi mobili, tappeti e tinture varie. L'Art Nouveau trae le sue origini dalle ideologie dell’Arts & Craft, che sostengono il rispetto per la libera creatività artigianale, anteposta a quella meccanizzata prodotta dal mondo industrializzato.
L'Art Nouveau aprì la strada al moderno design e all'architettura moderna. Un punto importante per la diffusione di quest'arte fu appunto l'Esposizione Universale del 1900, svoltasi a Parigi, nella quale il nuovo stile trionfò in ogni campo. Ma il movimento si diffuse anche attraverso altri canali: la pubblicazione di nuove riviste, come L'art pour tous, e l'istituzione di scuole e laboratori artigianali. Lo stile raggiunse probabilmente il suo apogeo durante l'Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna, svoltasi a Torino nel 1902.




Esposizione universale è il nome generico che indica le grandi esposizioni tenutesi fin dalla metà del XIX secolo. Si riferisce generalmente a una manifestazione di tipo fieristico caratterizzata da un tema specifico. Vengono chiamate esposizioni universali le fiere dedicate all’esposizione di prodotti e tecnologie, ma anche eventi riguardanti vari temi, quali l’alimentazione o la filosofia, eventi che quindi si configurano spiccatamente come meeting costituiti da più giorni di conferenze ed interventi. La prima si tenne a Londra nel 1756 sponsorizzata dalla Società delle Arti inglese, L’ultima a Shangai, Cina nel 2010, Nel 2015 si terrà a Milano.
http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_delle_esposizioni_universali

Bibliografia:
Leonardo Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari, 1973;
Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Art_Nouveau.

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