Tutti sanno che i folli devono il loro internamento a un piccolo numero di atti legalmente reprensibili e che senza questi atti la loro libertà (ciò che si vede della loro libertà) non sarebbe messa in discussione. Che essi siano in una certa misura vittime della loro immaginazione, io sono pronto ad ammetterlo intendendo nel senso che essa li spinge all'inosservanza di certe leggi al di fuori delle quali la razza si sente lesa, fatto questo che ogni uomo ha conosciuto a proprie spese. Ma il profondo distacco che essi dimostrano nei confronti del nostro comportamento contro di loro, e persino delle varie punizioni che venogno loro inflitte, permette di supporre che essi trovino un grande conforto nella loro immaginazione, che essi godano abbastanza del loro destino da sopportare che esso valga soltanto per loro. E perciò le allucinazioni, le illusioni ecc., non sono una fonte trascurabile di piaceri.
A. Breton, dal Manifesto del surrealismo, 1924
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